Corydoras sterbai

Bellissimo Corydoras, facilmente disponibile in commercio. Raggiunge dimensioni maggiori dei congeneri e va allevato in spazi adeguati. Necessita molto cibo.
Gruppo di pesci da fondo Corydoras sterbai

Provenienza geografica

Diffuso in Sudamerica, Brasile centrale e Bolivia. L’habitat naturale è il Rio Guaporé; vive sia in torrenti dal discreto flusso d’acqua che nella foresta allagata (durante la stagione delle piogge).

Descrizione

È più grande di altri Corydoras, come Corydoras panda, con gli individui più grandi (le femmine), che possono raggiungere i 7 cm. Può essere confuso con Corydoras haraldschultzi, dal quale si differenzia perché la livrea presenta macchie bianche su fondo nero; nell’altra specie avviene l’esatto opposto. Il corpo è più massiccio e tozzo di altre specie simili, soprattutto nella femmina, e le spine della pinna dorsale sono rigide, quasi a formare una sorta di aculeo. Il dimorfismo sessuale è lo stesso di tutti i Corydoras: maschi più piccoli e più snelli. Se necessario, sono in grado di respirare aria atmosferica. Non hanno riserve di grasso, quindi l’alimentazione è un fattore critico per la loro salute.

Valori

  • pH: 6-7,5
  • Durezza: 2-15 °dH
  • Temperatura: 23-28°C.

Esigenze di allevamento

Non vanno assolutamente trattati come “pesci pulitori” e devono essere nutriti in abbondanza. Sono pesci gregari, che andrebbero allevati in gruppo in almeno di 120-150 litri. Non possono essere inseriti fondi taglienti, spigolosi, o di granulometria troppo grande: una sabbia fina è sicuramente la scelta migliore. In caso contrario potrebbero ferirsi i gravemente i barbigli. L’aggiunta di alcune radici darà un aspetto più naturale e fornirà molti nascondigli a questi timidi Callictidi. Bisogna lasciare un certo spazio libero per farli “brucare” tra la sabbia, attività che li impegnerà nelle ore diurne e notturne. Stanno meglio in ambienti con un certo movimento dell’acqua. In definitiva, sono leggermente più delicati dei congeneri e richiedono maggiori attenzioni.

Comportamento

Non daranno fastidio a nessun altro abitante dell’acquario, ma non vanno abbinati a pesci molto irruenti, poiché sono piuttosto timidi. Prederanno anche avannotti o uova di altre specie, se ne avranno la possibilità. In natura vive in grandi gruppi, per cui deve stare in compagnia di minimo 6-8 altri esemplari. È instancabile nella ricerca di cibo e attivo sia di giorno che di notte.

È più semplice riprodurli in gruppo, con più maschi che femmine. Un cambio dell’acqua a temperatura leggermente più fredda e una maggiore quantità di cibo potrebbero stimolare l’accoppiamento. Alcuni esemplari hanno mantenuto una caratteristica presente in natura: si corteggiano solamente nel periodo che coincide con la stagione delle piogge, dunque nei mesi invernali. La riproduzione è uguale a quella degli altri Corydoras, con i maschi che inseguono la femmina. Successivamente si disporranno a “T” per fecondare le uova, che saranno attaccate a vetri o piante. Non presentano cure parentali e mangeranno le uova. I piccoli vanno spostati, garantendo grandissime quantità di cibo (va bene somministrare artemia) e una qualità dell’acqua impeccabile, o si avranno molte perdite.

Alimentazione

Non è un pesce spazzino: in natura mangia molti alimenti proteici. Pertanto, va nutrito regolarmente, con grandi quantità di cibo di alta qualità. Si può aggiungere cibo vivo come artemia salina, e congelato, come chironomus.

Bibliografia e riferimenti

Seuß, W. (1993). Corydoras: the most popular armoured catfishes of South America. Dähne Verlag.

FishBase: scheda Corydoras sterbai.

Seriouslyfish: scheda allevamento Corydoras sterbai.

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