Provenienza geografica
Diffuso in Sudamerica, in Colombia e Trinidad, fino al Rio la Plata. Solitamente abita corsi d’acqua bassi e tranquilli, dal fondo molto morbido, ma è stato ritrovato anche in sistemi dalla corrente più rapida.
Descrizione
Pesce bentonico che non supera i 6-7 cm. Il colore è olivaceo o bronzo (è conosciuto anche con il nome di “Corydoras bronzeo”). Sotto la luce rivela un’ interessante livrea iridescente con riflessi azzurri e verdi. Presenta inoltre una banda più scura sul fianco. Il corpo è caratterizzato da placche ossee, e le spine della pinna dorsale sono rigide, quasi a formare una sorta di pungiglione in grado di perforare i tessuti. I maschi sono più piccoli e snelli delle femmine. Se necessario, sono in grado di respirare aria atmosferica: li si può osservare risalire in superficie rapidamente e ridiscendere con altrettanta velocità. Ne esistono alcune varietà di allevamento, tra cui la forma albina o pinne lunghe.
Valori
- pH: 6-7,5
- Durezza: 2-15 °dH
- Temperatura: 21-27°C.
Esigenze di allevamento
Al contrario di quanto erroneamente si creda, non sono dei semplici “pesci pulitori” e hanno bisogno di essere nutriti come tutti gli altri. Richiedono uno spazio di almeno 120 litri: anche se non sono molto grandi devono essere allevati in gruppo. Vanno assolutamente evitati tutti i fondi taglienti, con i quali potrebbero ferirsi i barbigli e procurarsi infezioni mortali mentre vanno alla ricerca di cibo. L’ideale è scegliere una sabbia fina e morbida, che possa essere filtrata accuratamente. È importante fornire alcuni nascondigli, sotto i quali possano trovare riparo e sentirsi tranquilli. Non si dovrebbero mai inserire gli arredi artificiali: anche se non tossici a contatto con l’ acqua, una volta ingeriti possono rivelarsi tali. È più resistente di Corydoras sterbai.
Comportamento
Sono estremamente pacifici, gli unici pesci da non abbinare sono altri pesci da fondo più irruenti, con i quali perderebbero la competizione alimentare. Non andrebbe neppure allevato con pesci che si punta a riprodurre, perché mangerebbero tutte le uova. La loro piccola corazza, infatti, impedisce che possano essere scacciati dai genitori che difendono il nido. È attivo sia di giorno che di notte, e trascorre la giornata alla incessante ricerca di cibo “brucando” nel substrato. Devono vivere in gruppo per stare bene; saranno necessari almeno 6-8 esemplari.
Si riproducono in gruppo, e per questo proposito è bene tenere più maschi per ogni femmina. Se si vuole stimolare la riproduzione è possibile fare un cambio dell’acqua a temperatura leggermente più fredda (facendo attenzione a non sottoporre i pesci a un eccessivo sbalzo termico), simulando così la stagione delle piogge. Saranno richieste anche una buona ossigenazione dell’acqua e una moderata corrente. I maschi inizieranno a inseguire le femmine, che correranno frenetiche per tutto l’acquario, cercando una superficie di deposizione. Successivamente i maschi si disporranno a “T” rispetto alle femmine per fecondare le uova, che saranno attaccate a vetri o piante. Non presentano cure parentali e i genitori mangeranno volentieri le uova, se gliene viene data la possibilità.
Alimentazione
Se si vuole allevare questa specie in salute, è necessario verificare che riesca a nutrirsi regolarmente. Se ci sono altri pesci nuotatori, questi ultimi potrebbero impedire che una sufficiente quantità di cibo arrivi ai Corydoras. Per ovviare a questo problema si possono inserire delle pastiglie da fondo. Oltre all’aggiunta regolare di alimenti con fibra e verdure sbollentate, si dovrebbe integrare la dieta anche con cibo vivo.
Bibliografia e riferimenti
Seuß, W. (1993). Corydoras: the most popular armoured catfishes of South America. Dähne Verlag.
FishBase: scheda Corydoras aeneus.
Seriouslyfish: scheda allevamento Corydoras aeneus.